La pelle è la parte più
esterna del corpo ed è, quindi, inevitabilmente esposta ai raggi UV e agli
inquinanti ambientali. Questi ultimi generano lo stress ossidativo che accelera
l'invecchiamento della pelle ed induce l'infiammazione che favorisce l’insorgenza
di molte patologie o ne aggrava il decorso. Vediamo come.
I cheratinociti
epidermici, le cellule che compongono lo strato più esterno della nostra pelle,
possiedono sulla loro superficie dei “sensori ambientali” chiamati recettori di
idrocarburi arilici (AHR).
I composti aromatici dannosi presenti nell’aria (e
spesso derivanti dai gas di scarico delle automobili) entrano in contatto con i
cheratinociti della nostra pelle e attivano i sensori chimici scatenando la
produzione di radicali liberi.
Ma, per fortuna, la natura ha evoluto dei
sistemi difensivi per neutralizzare o minimizzare lo stress ossidativo nella
cute; infatti, i cheratinociti sono in grado di produrre una proteina chiamata
fattore nucleare correlato all'eritmoide 2 (NRF2), che è un interruttore
importantissimo per la difesa antiossidante.
Se noi riuscissimo ad accendere
opportunamente questo interruttore riusciremmo a difenderci meglio dall’attacco
degli agenti dannosi e dei radicali liberi.
Molte sostanze naturali
antiossidanti di origine erboristica sono in grado di spegnere il sensore AHR e
di attivare l’interruttore NRF2 e rappresentano una preziosa arma da
utilizzare, con competenza, nella preparazione di cosmetici realmente efficaci
nella protezione della nostra pelle. I meccanismi precisi con cui questi
fitoderivati influenzano il sistema AHR e NRF2 rimangono in gran parte
sconosciuti e giustificano le ricerche future in questo campo.
Il nostro consiglio per voi:
guardate cosa contengono i cosmetici! Molte componenti sono inutili mentre
altre hanno un razionale scientifico. Scegliete i cosmetici che contengono
principi naturali attivi sull’interruttore NRF2 poiché sono sicuramente
efficaci come antiossidanti.
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