giovedì 17 gennaio 2019

COSMETICA 2.0 – Un concetto innovativo al servizio e a tutela del consumatore




Nel mare della cosmetica navigano prodotti di tutti i generi, creme, oli, unguenti, burri erboristici, bave di animali striscianti, sieri, elisir, proteine animali e vegetali (mancano solo quelle aliene) ….e chi più ne ha, più ne metta!

La moda, l’astuzia di molte case produttrici e il poco tempo a disposizione, spesso non ci permette di riflettere su ciò che compriamo. Oltretutto, non si tratta dell’acquisto di un’aspirapolvere che ,alla peggio, se non funziona bene, mi lascia i “gatti” di polvere negli angoli di casa.

I prodotti cosmetici sono in contatto con il nostro corpo quotidianamente e hanno l’obiettivo di “fargli qualcosa” (ammesso e non concesso che poi lo facciano veramente) per portare del beneficio. La scelta di un cosmetico dovrebbe, quindi, essere guidata da informazioni dettagliate sulle sue componenti e sui loro meccanismi d’azione, a carico del produttore o del venditore. 
Spesso questo non avviene o non viene richiesto, lasciando campo libero alle rodate tecniche pubblicitarie. 

La COSMETICA 2.0 si propone di creare dei prodotti che siano “sostenibili” e “trasparenti”, quindi al servizio del consumatore. 
Un cosmetico “sostenibile” è un cosmetico preparato con componenti naturali, conosciute da secoli, biologiche, senza conservanti e a impatto zero. 
Un cosmetico “trasparente” è un prodotto pensato e supportato scientificamente per raggiungere un risultato tangibile sul nostro corpo. Le componenti devono essere trasparenti, cioè avere una documentazione scientifica nella scheda del prodotto che ne attesti il razionale d’uso. 

In questo modo, il consumatore può (se lo ritiene opportuno) sincerarsi personalmente della validità scientifica andando addirittura a leggersi la bibliografia di riferimento. 
A causa della complessità dell’argomento, il consumatore deve anche essere libero di contattare l’azienda produttrice per qualsiasi chiarimento o approfondimento. 

La COSMETICA 2.0 è una cosmetica di qualità, non sempre economica, sostenibile e costruita con un razionale scientifico che è alla base del raggiungimento del risultato e della soddisfazione del consumatore. Riflettiamo: quanti prodotti in commercio soddisfano questi requisiti?

Il nostro consiglio per voi: Nei nostri articoli faremo luce sulle basi scientifiche della cosmetica rendendole comprensibili a tutti. Queste informazioni saranno utili per vedere i prodotti cosmetici con un altro occhio, e sceglierli più consapevolmente. Se condividi le nostre stesse idee e vuoi entrare a far parte della COSMETICA 2.0, segui il nostro blog e segnalalo a chi vuoi.

mercoledì 16 gennaio 2019

Scopriamo quali sono i punti deboli della nostra pelle e come proteggerli



La pelle è la parte più esterna del corpo ed è, quindi, inevitabilmente esposta ai raggi UV e agli inquinanti ambientali. Questi ultimi generano lo stress ossidativo che accelera l'invecchiamento della pelle ed induce l'infiammazione che favorisce l’insorgenza di molte patologie o ne aggrava il decorso. Vediamo come. 

I cheratinociti epidermici, le cellule che compongono lo strato più esterno della nostra pelle, possiedono sulla loro superficie dei “sensori ambientali” chiamati recettori di idrocarburi arilici (AHR). 
I composti aromatici dannosi presenti nell’aria (e spesso derivanti dai gas di scarico delle automobili) entrano in contatto con i cheratinociti della nostra pelle e attivano i sensori chimici scatenando la produzione di radicali liberi.

Ma, per fortuna, la natura ha evoluto dei sistemi difensivi per neutralizzare o minimizzare lo stress ossidativo nella cute; infatti, i cheratinociti sono in grado di produrre una proteina chiamata fattore nucleare correlato all'eritmoide 2 (NRF2), che è un interruttore importantissimo per la difesa antiossidante. 
Se noi riuscissimo ad accendere opportunamente questo interruttore riusciremmo a difenderci meglio dall’attacco degli agenti dannosi e dei radicali liberi. 

Molte sostanze naturali antiossidanti di origine erboristica sono in grado di spegnere il sensore AHR e di attivare l’interruttore NRF2 e rappresentano una preziosa arma da utilizzare, con competenza, nella preparazione di cosmetici realmente efficaci nella protezione della nostra pelle. I meccanismi precisi con cui questi fitoderivati influenzano il sistema AHR e NRF2 rimangono in gran parte sconosciuti e giustificano le ricerche future in questo campo.


Il nostro consiglio per voi: guardate cosa contengono i cosmetici! Molte componenti sono inutili mentre altre hanno un razionale scientifico. Scegliete i cosmetici che contengono principi naturali attivi sull’interruttore NRF2 poiché sono sicuramente efficaci come antiossidanti.


venerdì 11 gennaio 2019

Un grazie a Ferdinando Aiuti: CREDIAMO NELLA SCIENZA, NON A QUELLO CHE “SI DICE”




Alla morte di un grande scienziato, ci si ricorda sempre di quello che, con il suo lavoro, ha dato al progresso e a tutti noi. Il Prof. Ferdinando Aiuti, scomparso recentemente, è ricordato dagli scienziati italiani, che hanno letto e seguito le sue pubblicazioni scientifiche, come una figura di riferimento, autorevole e competente. 


Ma dalla maggior parte degli italiani è ricordato per la celebre foto scattata alla Fiera di Cagliari nel 1991, quando durante un congresso scientifico sull’AIDS, baciò sulla bocca Rosaria Iardino, una donna sieropositiva, per dimostrare agli italiani (e al mondo) che l’AIDS non si trasmette per via orale.

Quale è stato il messaggio lanciato dal grande studioso con questo gesto? 


Forse, poco prima, lo stesso scienziato si era chiesto: “Ma perché la gente continua a dire che il virus dell’AIDS si trasmette per bocca, anche se la scienza ha già dimostrato che non è vero?”.


E probabilmente si era anche risposto: “Forse perché la scienza non ha usato i canali di comunicazione giusti o forse perché troppo spesso ci si fida del …. sentito dire”. 


A questo punto….. scatta il bacio. In questo modo, la scienza ha dimostrato a tutti, attraverso i mass media ed in modo comprensibile e inequivocabile, che l’AIDS non si trasmette per via orale. Nonostante questo in una intervista, il Prof. Aiuti dichiarò che quel bacio: “E’ servito a togliere dubbi a molte persone, ma non a tutti, visto che esistono ancora episodi di non conoscenza del problema”.


Una verità scientifica deve arrivare da una fonte scientifica e dimostrata con delle pubblicazioni scientifiche ufficiali, possibilmente internazionali e referenziate. Il “sentito dire” non basta. Quando un’affermazione scientifica è associata ad una referenza bibliografica, è da considerarsi vera. In tutti gli altri casi, deve rimanere il dubbio!


Il gesto del Prof. Aiuti ci ha dimostrato anche che c’è la necessità che la scienza sappia comunicare al pubblico le sue scoperte e le sue verità, difendendoci dalle falsità o meglio, fake-news. Questo servirà a tutti noi, ad esempio, quando dobbiamo comprare dei prodotti nutraceutici o cosmetici. Quali sono quelli validi? Quali funzionano veramente? Quali sono inutili o dannosi? La scienza dovrebbe sempre guidarci nelle nostre scelte perché essa non ha fini di lucro.


Il nostro consiglio per voi: La validità di un prodotto sta nella sua qualità, partendo dalle basi scientifiche. Nella scelta dei prodotti nutraceutici e cosmetici, cercate il razionale scientifico, non l’ingrediente miracoloso di moda. Leggete e seguite chi, come noi, conosce la scienza e la divulga citando le fonti ufficiali. Letteralmente……la scienza a Km0.

mercoledì 9 gennaio 2019

Gli antiossidanti naturali in dermatologia





L'uso di prodotti naturali per la cura della pelle è diventato più comune negli ultimi anni. I consumatori sono più consapevoli del pericolo di sostanze chimiche non naturali e di altre tossine e sono quindi sempre più alla ricerca di prodotti naturali da utilizzare sulla loro pelle.

In generale, gli antiossidanti agiscono combattendo i radicali liberi responsabili del danno alle macromolecole cellulari quali acidi nucleici, proteine, lipidi ecc. proteggendo dall’invecchiamento cellulare.

Fortunatamente esiste un gran numero di antiossidanti botanici di qualità che vengono commercializzati come prodotti per la cura della pelle. Essi possono avere effetti protettivi sulle vie di segnalazione intracellulare coinvolte nel danno della pelle derivato da fotodanneggiamento o da patologie come smagliature o cellulite, dove sussiste una condizione infiammatoria.

Questo articolo del Dott. C. Ditre discute le potenzialità e l’effetto che gli antiossidanti botanici possono avere nella gestione di una vasta gamma di problemi della pelle, dal fotoinvecchiamento alle più svariate condizioni infiammatorie.

Il nostro consiglio per voi: la natura ci ha messo a disposizione molte risorse, tra cui gli antiossidanti di origine erboristica. Essi hanno numerosi e documentati effetti positivi sulla nostra pelle, contrastando fenomeni infiammatori, ossidativi e di invecchiamento. I prodotti naturali erboristici sono utili per raggiungere dei risultati tangibili a patto che abbiano alle spalle un razionale scientifico e che siano preparati in maniera competente.